Cloudsome: nasce il primo Conversational CloudOS. L’infrastruttura risponde.
Effortless Cloud Control, Limitless Opportunities: è la promessa – e la rivoluzione – di Cloudsome, il nuovo Conversational Cloud Operating System che trasforma il modo in cui le aziende interagiscono con il cloud. Dimenticate YAML, script o dashboard da decifrare: con Cloudsome basta dire cosa si vuole fare e il motore di orchestrazione lo traduce in azione.
Negli ultimi anni la gestione multi-cloud è diventata un labirinto di strumenti, silos e complessità operative. Ogni ambiente richiede script, risorse dedicate, monitoraggi separati. Il risultato? Costi in crescita e tempi di rilascio sempre più lenti.
Cloudsome nasce per riscrivere questo scenario: astrarre infrastruttura, scaling e operation in un unico strato invisibile, che funziona ovunque – su piattaforme di orchestrazione cloud come AWS, Azure e OpenStack, e a breve anche su piattaforme di virtualizzazione ed edge - in modalità multi-cloud - senza riscrivere una riga di codice.
“Non scrivere codice per il cloud, parlaci”, sintetizza Stefano Lena, CEO di Cloudsome. “Il nostro obiettivo è ridare alle imprese la libertà di concentrarsi su innovazione e crescita, non sulla manutenzione dei sistemi”.
Conversational CloudOS: l’intento diventa azione
Cuore della piattaforma è un’interfaccia conversazionale che interpreta il linguaggio naturale e lo traduce in modo deterministico in comandi esecutivi. Chiunque può chiedere “deploya la nuova app Node.js con back-end in Python, connessa al database Postgres e con il servizio Redis” – e Cloudsome lo fa.
Sotto la superficie, un motore di orchestrazione combina il meglio di tecnologie open-source collaudate, con librerie, script e algoritmi di orchestrazione proprietari, automatizzando provisioning, networking, sicurezza e monitoring.
Cloudsome, inoltre, non solo semplifica: anticipa. Il suo motore di self-healing automation corregge automaticamente errori e rallentamenti; l’intelligent allocation adatta le risorse necessarie in tempo reale, riducendo sprechi e consumi.
Il risultato:
10x tempi di rilascio più rapidi
45% di riduzione del TCO
80% di attività manuali eliminate
Fino al 99,9% di uptime
Errori near-zero
Nato per chi vive il cloud ogni giorno: sviluppatori, DevOps, architetti e leader IT, Cloudsome parla anche ai team business.
La piattaforma offre insight predittivi sui costi e performance in linguaggio naturale, consentendo a CFO e CTO di valutare gli scenari in tempo reale senza dipendere da team tecnici.
“È come avere un sistema di guida autonoma per la governance del cloud”, spiega Michele Pini, CTO di Cloudsome. “Automatizza il 90% delle operazioni di routine, lasciando alle persone la parte strategica.”
Le sue funzioni più distintive
Universal Deployment: supporto a linguaggi e stack eterogenei, con packaging automatico, nessun Dockerfile.
Unified Platform: Cloudsome OS centralizza la gestione di ambienti eterogenei (Windows, Linux, .NET, PHP, SQL, Postgres, MySQL) eliminando la frammentazione tra VM, container e applicazioni.
From Manual Ops to SmartOps: Trasforma un’infrastruttura gestita manualmente in un ambiente self-driving: provisioning automatico, scaling, healing e deploy in un click.
Blueprint-Driven Deployments: Gli applicativi possono essere racchiusi in blueprint riutilizzabili, ottimizzando risorse e standardizzando i processi di rilascio.
Private Cloud Freedom: Cloudsome OS permette di restare on-premise con pieno controllo su dati e sicurezza, mantenendo la flessibilità e la velocità del cloud.
Hybrid & Multi-Cloud Ready: Nativamente predisposto per ambienti ibridi e multi-cloud, Cloudsome OS garantisce libertà operativa e continuità evolutiva senza rifattorizzare.
AI-Powered Operations:
L’AI interpreta il contesto, automatizza le operazioni e consente la gestione ed il troubleshooting in linguaggio naturale. Un layer cognitivo integra knowledge base e automazione.Conversational Troubleshooting & Insights: “Parla con la tua infrastruttura” e ottieni risposte in tempo reale.
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